Laurea Magistrale a ciclo unico in Scienze della Formazione Primaria

MANIFESTO DEGLI STUDI A.A. 2023/2024 
CORSO DI LAUREA MAGISTRALE (CICLO UNICO) in 9322 SCIENZE DELLA FORMAZIONE PRIMARIA  
(classe LM-85 bis )

Scheda Informativa - Video introduttivo


Sede amministrativa:

GE

Classe delle lauree in:

Classe delle lauree magistrali in Scienze della formazione primaria (classe LM-85 bis)

Durata:

5 Anni

Indirizzo web:

http://disfor.unige.it

Dipartimento:

Dipartimento di Scienze della Formazione

Requisiti per l'accesso e modalità d'ammissione


Per l'iscrizione al corso di laurea Magistrale in Scienze della Formazione Primaria occorre essere in possesso di un diploma di scuola secondaria di secondo grado o di altro titolo di studio conseguito all'estero riconosciuto idoneo ai sensi delle leggi vigenti. Per coloro che siano in possesso di un diploma di scuola secondaria superiore di durata quadriennale, è necessario che abbiano conseguito le opportune integrazioni previste dalla normativa vigente. I contenuti e le modalità della prova di selezione sono determinati di anno in anno con decreto del Ministro. Agli studenti che sono ammessi al Corso di Laurea in Scienze della Formazione Primaria LM85BIS con una votazione uguale o superiore a quella prevista dal D.M. 2 Luglio 2015 n. 460 ma che ottengano in alcune aree punteggi inferiori ad una data soglia prefissata nel Regolamento didattico del Corso di Studio, saranno assegnati degli obblighi formativi aggiuntivi (OFA) con le modalità specificate nel Regolamento.

Il corso di laurea magistrale in Scienze della Formazione Primaria è a numero programmato. Il numero di posti, la data, i contenuti e le modalità della prova di selezione sono determinati di anno in anno con decreto ministeriale. Il corso di Laurea Magistrale in Scienze della Formazione Primaria è ad accesso programmato dal Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca tenendo conto delle esigenze del sistema nazionale di istruzione e presuppone il superamento di una prova di accesso predisposta dalle Università. I contenuti del test d'ingresso sono stabiliti di anno in anno dal Ministero. I candidati risultati nelle posizioni della graduatoria previste dal numero programmato possono perfezionare la loro iscrizione nei tempi e con le modalità stabiliti dalla Segreteria Studenti di Ateneo e riportate nel bando. Nel caso rimanessero vacanti dei posti in graduatoria, potranno accedervi – previa istanza di recupero dalla graduatoria - gli studenti in posizione utile fino al raggiungimento del numero massimo di posti previsto. La graduatoria degli aspiranti all'ammissione al corso di Laurea Magistrale è costituita dai candidati che nel test abbiano conseguito una votazione non inferiore a quella prevista dal Ministero (attualmente 55/80). Il test di accesso al Corso di Studi è costituito da tre aree: competenza linguistica e ragionamento logico, cultura letteraria, storico sociale e geografica, cultura matematico-scientifica. Sono previsti, per ogni area, Obblighi Formativi Aggiuntivi (OFA) per gli studenti che, pur avendo superato la selezione, non abbiano raggiunto una soglia minima in una o più aree. Le soglie per ciascuna area sono le seguenti:area 1, Competenza linguistica e ragionamento logico: 27/40;area 2, Cultura letteraria, storico-sociale e geografica: 14/20;area 3, Cultura matematico-scientifica: 14/20.Per ogni area saranno organizzate due attività di recupero (quattro ore totali), a frequenza obbligatoria, in cui, a partire dall'esame della prova di ammissione, saranno fornite indicazioni e supporto per il recupero dei requisiti minimi. Gli studenti con OFA dovranno sostenere una prova, le cui modalità saranno precisate all'inizio di ciascun corso, per dimostrare l'avvenuto recupero dei requisiti minimi. Saranno organizzate tre prove di recupero per ciascuna area, da tenersi durante la sospensione invernale delle lezioni (due appelli) ed estiva (un appello). L'obbligo formativo si considera assolto quando la prova è superata con un punteggio di almeno 18/30. In caso di mancato recupero (per assenza o per mancato superamento della soglia del 18/30), gli studenti sono tenuti a frequentare le attività di recupero dell'anno successivo e a sostenere la prova nell'anno accademico successivo. Fino al superamento della prova, gli studenti potranno accedere al secondo anno con riserva.

Finalità e Obiettivi Formativi


Il corso di laurea in Scienze della Formazione Primaria, articolato in un unico percorso didattico senza la suddivisione in indirizzi, promuove un'avanzata formazione teorico-pratica nell'ambito delle discipline psicopedagogiche, metodologico-didattiche, tecnologiche e della ricerca che caratterizzano il profilo professionale di un insegnante della scuola dell'infanzia e primaria. Il curricolo è finalizzato inoltre a sviluppare una formazione teorica e didattica sugli ambiti disciplinari oggetto degli insegnamenti previsti dalla normativa relativa agli ordini di scuola considerati. Cura inoltre una formazione specifica per l'accoglienza e l'integrazione degli alunni con disabilità. Il corso di laurea a ciclo unico in Sciense della Formazione Primaria intende favorire lo sviluppo di insegnanti polivalenti, che sappiano integrare la creatività, la flessibilità e l'attenzione a motivare alla conoscenza, tipiche della scuola dell'infanzia, con la sicurezza disciplinare, che caratterizza la scuola primaria. Si intende così favorire anche una miglior continuità tra i due ordini di scuola, grazie alla presenza di professionisti competenti in ambedue gli ambiti. L'insegnante formato nel corso di laurea a ciclo unico avrà inoltre una competenza anche rispetto all'accoglienza dei bambini con disabilità, al fine di saper meglio accogliere e integrare la diversità, valorizzare gli elementi di personalizzazione e stabilire una miglior collaborazione tra insegnante di classe e insegnante di sostegno. L'insegnante dovrà essere preparato ad individuare e affrontare efficacemente difficoltà e disturbi dell'apprendimento con interventi mirati, basati sulla ricerca psico-educativa recente. L'insegnante di classe dovrà inoltre saper valorizzare ed integrare positivamente le differenze, portate anche dalla frequente composizione interculturale della classe. La formazione include l'approfondimento disciplinare e quello connesso con le strategie didattiche più efficaci nel favorire un apprendimento autentico e lo sviluppo della motivazione all'apprendimento da parte dei bambini. La formazione professionale riguarda la gestione degli aspetti cognitivi, sociali ed affettivo-relazionali dell'apprendimento, affinché l'insegnante possa contribuire alla formazione globale del bambino, in climi di classe positivi che promuovano il benessere individuale e collettivo. Il percorso formativo si articola in 'discipline formative di base e caratterizzanti' per l'acquisizione di competenze psico-pedagogiche, metodologico-didattiche, socio-antropologiche e digitali (95 CFU). Il curricolo formativo prevede inoltre un'area dedicata all'approfondimento dei contenuti che saranno oggetto dell'insegnamento nei due ordini scolastici considerati 'i saperi della scuola' e all'acquisizione delle competenze di lingua inglese-livello B2 (145 CFU). Una terza area riguarda la piena integrazione degli alunni con disabilità ('Insegnamenti per l'accoglienza di studenti disabili') (19 CFU). Il corso di laurea prevede anche tirocini (24 CFU) che consentono allo studente di applicare i saperi acquisiti, per esempio, elaborando materiali didattici, costruendo strumenti, sviluppando la capacità riflessiva, critica e collaborativa attraverso lavori e discussioni in gruppo, 8 CFU a scelta libera dello studente e 9 CFU di prova finale.

Caratteristiche e modalità di svolgimento della prova finale


Il conseguimento del titolo è l'esito di una valutazione complessiva della tesi e della relazione finale di tirocinio che costituiscono, come prevede il il D.M. 249/2010, unitariamente, esame avente valore abilitante all'insegnamento nella scuola dell'infanzia e nella scuola primaria. A tale scopo la Commissione, nominata dalla competente autorità accademica, è integrata da un docente tutor e da un rappresentante designato dall'Ufficio Scolastico Regionale. Almeno nove mesi prima della data di presentazione dei documenti di ammissione alla prova finale lo studente sceglierà l'argomento della tesi di laurea che sarà svolta sotto la guida di uno o più docenti relatori scelti tra quelli incaricati degli insegnamenti e dei laboratori previsti dal percorso formativo, e verterà sulle tematiche riconducibili alla disciplina di cui il relatore è docente. Nel sostenere la prova finale lo studente dovrà dimostrare di aver saputo elaborare e redigere, di saper presentare e discutere individualmente una tesi scritta su un argomento a carattere teorico e/o applicativo, elaborata in modo originale e critico, coerente rispetto agli obiettivi specifici della laurea magistrale. La discussione della relazione finale di tirocinio dovrà evidenziare le competenze dello studente con particolare riferimento alle dimensioni proprie della professionalità docente e all'intreccio tra gli ambiti teorico, progettuale e operativo.

L'elaborazione della tesi, per garantirne l'accuratezza, dovrà essere avviata almeno nove mesi prima della data di presentazione dei documenti di ammissione alla prova finale, stabilita dal calendario delle Sessioni di laurea del Dipartimento e, contestualmente, lo studente dovrà depositare il titolo della tesi con la richiesta, sottoscritta dal relatore, di assegnazione del secondo relatore. Il secondo relatore (correlatore) sarà proposto dal relatore sulla base dell’argomento della tesi di laurea del candidato; sarà cura del relatore individuare un ulteriore relatore che intervenga in caso di impossibilità di quello ufficiale; la proposta del secondo relatore sarà sottoposta a supervisione e approvazione del Direttore. La consegna della tesi di laurea ai docenti relatori e della relazione finale di tirocinio al tutor organizzatore dovrà avvenire contestualmente alla consegna dei documenti per l'ammissione alla prova finale. Tale consegna dovrà avvenire almeno un mese prima della seduta di laurea. Il conseguimento del titolo è l'esito di una valutazione che tiene conto: della media dei voti risultanti dal piano di studi, dalla valutazione della tesi e dell’attività e relazione finale di tirocinio che costituiscono, come prevede il D.M. 249/2010, unitariamente, esame avente valore abilitante all'insegnamento nella scuola dell'infanzia e nella scuola primaria, la Commissione, nominata dalla competente autorità accademica, è integrata da due docenti tutor e da un rappresentante designato dall'Ufficio Scolastico Regionale. La tesi deve muovere dalla chiara indicazione di un argomento (area tematica), per passare poi alla formulazione di una domanda (o ipotesi) a cui il candidato dovrà rispondere attraverso una argomentazione razionalmente organizzata o attraverso una raccolta sistematica di dati o, in senso più stretto, un esperimento. L'argomento, sarà definito in accordo con il relatore; la tesi può essere collegata anche all'esperienza di tirocinio. Il percorso di tirocinio contribuisce alla costruzione di strategie, strumenti, progetti, conoscenze utili alla formazione del profilo professionale. Pertanto la relazione finale, presentata in forma cartacea, eventualmente arricchita da altra documentazione, deve essere la narrazione del percorso formativo di tirocinio alla luce dei traguardi raggiunti e delle esperienze significative. La Commissione di Laurea potrà attribuire i seguenti punteggi: - da 0 a 6 punti per l'elaborato di tesi - da 0 a 3 punti per l'attività e la relazione finale di tirocinio I punteggi attribuiti andranno a sommarsi alla media curriculare del candidato, incrementandola fino ad un massimo di 9 punti. Sulla base della norma che disciplina il Corso di Studi in Scienze della Formazione Primaria, non può essere inserito un punteggio specifico per l'esperienza Erasmus all'interno del punteggio di tesi. Tuttavia, il Corso di Laurea attua già un riconoscimento del percorso Erasmus all'interno della valutazione del percorso di tirocinio.

 

Profilo professionale e sbocchi occupazionali e professionali previsti per i laureati


Professori di Scuola primaria e Professori di Scuola pre-primaria

Funzione in un contesto di lavoro

funzione di docente nella scuola primaria e dell' infanzia

Competenze associate alla funzione

insegnamento nella scuola dell'infanzia e nella scuola primaria

Sbocchi professionali

insegnamento nella scuola dell'infanzia e nella scuola primaria e impiego nei centri territoriali permanenti

Professioni a cui prepara il corso (codifiche ISTAT)


  1. Professori di scuola primaria - (2.6.4.1.0)
  2. Professori di scuola pre-primaria - (2.6.4.2.0)
Ultimo aggiornamento 21 Settembre 2023