Scienze Pedagogiche e dell'Educazione

 
MANIFESTO DEGLI STUDI A.A. 2019/2020
CORSO DI LAUREA TRIENNALE (N.O.) in 8750 SCIENZE PEDAGOGICHE E DELL'EDUCAZIONE (classe L-19 )
 
ATTENZIONE: CORSO DISATTIVATO

Scheda Informativa


Sede amministrativa:
GE
Classe delle lauree in:
Classe delle lauree in SCIENZE DELL'EDUCAZIONE E DELLA FORMAZIONE (classe L-19)
Durata:
3 Anni
Indirizzo web:
http://www.disfor.unige.it/index.php?lang=it
Dipartimento:
Dipartimento di Scienze della Formazione

Finalità e Obiettivi Formativi


In accordo e a specificazione di quanto previsto dal D.M. istitutivo della Classe 19, i laureati in Scienze Pedagogiche e dell'Educazione devono: a) acquisire conoscenze teoriche ed operative nelle scienze pedagogiche e dell'educazione, b) applicare tecniche di progettazione, coordinamento, gestione e valutazione di percorsi formativi, c) progettare ambienti educativi e gestire processi di insegnamento/apprendimento. Tali conoscenze e competenze comuni ai tre indirizzi in cui è articolato il corso di laurea sono finalizzate: a) in quello in "Scienze dell'Educazione", alla preparazione di professionisti competenti nei settori dell'educazione e della formazione umana; b) in quello in "Educazione e Sicurezza Sociale", alla formazione di professionisti che possano analizzare i bisogni del territorio nella prospettiva del cambiamento e dell'intercultura, coniugando le esigenze della sicurezza con quelle della prevenzione e della rieducazione; c) in quello in "Esperto in processi formativi" alla formazione di professionisti che sappiano rilevare ed analizzare i principali elementi del contesto sociale di riferimento per progettare e gestire processi e ambienti formativi, inclusi quelli relativi all'utenza adulta e straniera, nonché a quella bisognosa di sostegni particolari. Il primo anno, comune ai tre indirizzi, mira a fornire conoscenze e competenze di base che saranno poi declinate in modo più specifico nei due anni successivi, in funzione delle caratteristiche sopra elencate.

Propedeuticità


  1. Insegnamento obbligatorio propedeutico all'insegnamento di Geografia sociale: Geografia umana
  2. Insegnamento obbligatorio propedeutico all'insegnamento di Sociologia della devianza: Sociologia generale
  3. Insegnamento obbligatorio propedeutico all'insegnamento di Sociologia dei processi culturali: Sociologia generale
  4. Insegnamento obbligatorio propedeutico all'insegnamento di Geografia interculturale: Geografia umana
  5. Insegnamento obbligatorio propedeutico all'insegnamento di Pedagogia generale II (disciplina): Pedagogia generale I
  6. Insegnamento obbligatorio propedeutico all'insegnamento di Progettazione e valutazione educativa: Didattica generale
  7. Insegnamento obbligatorio propedeutico all'insegnamento di Sociologia dei processi migratori: Sociologia generale
  8. Insegnamento obbligatorio propedeutico all'insegnamento di Metodologia e tecnica della ricerca sociale: Sociologia generale
  9. Insegnamento obbligatorio propedeutico all'insegnamento di Sociologia dell'educazione: Sociologia generale

Caratteristiche e modalità di svolgimento della prova finale


La prova finale potrà assumere le seguenti tipologie: a) elaborato teorico-critico che dimostri la padronanza del tema oggetto della dissertazione, mettendo in campo competenze di ricerca, capacità di approccio complesso, di valutazione critica, individuazione di ulteriori linee di sviluppo della ricerca. In ogni caso l'elaborazione dovrà essere contestualizzata e fare riferimento a specifiche situazioni professionali. b) progettazione di interventi educativi, rieducativi e formativi, in forma articolata di projectwork c) costruzione e messa a punto di software e tecniche attive rispetto all'utenza, comprensive degli indispensabili riferimenti teorici e di ricerca La prova finale è svolta dallo studente con la supervisione di un docente del Dipartimento di Scienze della Formazione o di un docente esterno che tengano un insegnamento nel Corso di Laurea o nel Corso di Laurea Magistrale. L'elaborazione della prova finale, per garantirne l'accuratezza, dovrà essere avviata almeno cinque (5) mesi prima della presunta data di consegna dell'elaborato al docente. Tale consegna dovrà avvenire almeno un mese prima della seduta di laurea. L'ammissione alla prova finale è comunque subordinata alla richiesta di assegnazione del relatore e contestuale deposito del titolo - a cura dello studente - almeno cinque (5) mesi prima della consegna dell'elaborato, secondo quanto è specificamente riportato nel Manifesto degli studi. La prova finale consiste nella presentazione di un elaborato individuale in forma scritta, inerente ad un'attività inserita nel piano di studi, anche redatto in una lingua dell'Unione Europea diversa dall'italiano e scelta tra quelle impartite nell'ambito del Corso di Laurea. L'elaborato sarà valutato da una commissione di laurea, che esprimerà in centodecimi la valutazione complessiva. La Commissione per il conferimento del titolo è nominata dal Direttore di Dipartimento. La Commissione ha a disposizione un massimo di 6 punti da aggiungere alla media ponderata e arrotondata espressa in 110mi. Dei 6 punti, 1 viene assegnato d'ufficio se lo studente si laurea in corso, 1 se nel curriculum ha almeno 3 esami superati con il massimo dei voti e lode, 1 ulteriore punto può essere attribuito se nel curriculum sono presenti almeno 6 esami superati con il massimo dei voti e lode mentre i restanti 3 punti sono a disposizione della Commissione che li attribuirà in base alla valutazione dell'elaborato. Si considera "in corso" colui che presenta l'elaborato finale entro lo scadere del terzo anno accademico a partire dall'iscrizione, per la prima volta, al C.d.L. o, qualora abbia effettuato un periodo all'estero secondo quanto stabilito dai regolamenti, entro lo scadere del quarto anno accademico. Le modalità di presentazione e deposito del titolo provvisorio e della domanda definitiva di Laurea sono pubblicate sul sito del Dipartimento www.disfor.unige.it.

Profilo professionale e sbocchi occupazionali e professionali previsti per i laureati


A) Educatore
B) Educatore in situazione di disagio
C) Esperto in processi formativi

Funzione in un contesto di lavoro

A) Educatore nei contesti formali e non formali, extrascolastici e animativi B) Educatore in ambito di disagio, di reinserimento sociale, di sostegno all'integrazione culturale. C) Formatore junior/coordinatore junior/progettista junior/analista junior dei bisogni e del contesto/valutatore junior/orientatore junior; tutor di interventi formativi.

Competenze associate alla funzione

L'educatore nel suo ruolo professionale si avvale delle competenze acquisite in ordine a: - Analisi dei bisogni del contesto in cui intervenire - Progettazione di interventi educativi adeguati ai bisogni e ai contesti per migliorare la qualità della vita e il benessere sociale dei singoli e dei gruppi; - Gestione interventi educativi individualizzati o rivolti al gruppo; - Pianificazione e organizzazione di servizi educativi secondo logiche di miglioramento continuo e di qualità; valorizzazione di linguaggi e risorse culturali ai fini della comprensione e della progettazione di interventi educativi; verifica e valutazione dell'efficacia dei progetti e degli interventi attraverso strumenti quantitativi e qualitativi; - Attivazione di percorsi di autoformazione e aggiornamento per sé e per altri (coaching, tutoring, mentoring, counseling); interazione e collaborazione con le famiglie, con la rete dei servizi e con il sistema formativo integrato; - Collaborazione a percorsi di ricerca sulla pratica professionale e sui servizi. Analogamente le competenze dell'esperto in processi formativi sono di ordine progettuale, di elaborazione e gestione di processi formativi, di orientamento, monitoraggio e valutazione, tutoring. Esse si esplicano nei contesti delle attività riferite all'obbligo formativo; nella formazione superiore, nella formazione continua e permanente, nella formazione per disoccupati e occupati, area dello svantaggio e fasce deboli.

Sbocchi professionali

I laureati In Scienze pedagogiche e dell'educazione trovano il loro ambito occupazionale presso Enti pubblici in particolare nel settore dei servizi educativi, sociali, rieducativi, comunque nel settore definito dei "servizi alla persona"; presso Istituzioni scolastiche; Servizi pubblici e privati per l'infanzia; Servizi pubblici e privati per fasce deboli; Enti per l'educazione permanente; Enti di formazione pubblici e privati, Regione ed Enti locali; Aziende; Società di servizio alle imprese.

Professioni a cui prepara il corso (codifiche ISTAT)


  1. Tecnici del reinserimento e dell'integrazione sociale - (3.4.5.2.0)