- Presidente: Laura Migliorini
- Email: Laura.Migliorini@unige.it
CORSO DI LAUREA MAGISTRALE (N.O.) in 8753 PSICOLOGIA (classe LM-51 )
Scheda Informativa
Sede amministrativa:
GE
Classe delle lauree in:
Classe delle lauree magistrali in PSICOLOGIA (classe LM-51)
Durata:
2 Anni
Indirizzo web:
Dipartimento:
Dipartimento di Scienze della Formazione
Requisiti per l'accesso e modalità d'ammissione
L'ammissione alla Laurea Magistrale in Psicologia è subordinata al possesso della Laurea conseguita nella classe L-24 e (Ex34) e al possesso di specifici requisiti curricolari e di adeguatezza della preparazione personale. L'ammissione alla Laurea Magistrale dall'a.a. 2023/2024 in Psicologia è a numero di accessi programmato a livello locale, rispondente alle esigenze di contenimento del numero degli Psicologi a livello nazionale oltre che alla esigenza di potere effettuare attività didattiche interattive, tirocinii pratici valutativi (TPV) sia interni che presso strutture diverse dall'Ateneo (Legge n. 164/99, art.2, comma 1 lettera a). Gli studenti devono possedere conoscenze di base e metodologiche nei diversi settori disciplinari della psicologia. Devono possedere inoltre la capacità di utilizzare fluentemente, in forma scritta e orale, la lingua inglese. I requisiti curriculari specifici richiesti per l'accesso sono: 1. almeno 88 crediti di area psicologica (Settori Scientifico Disciplinari M-PSI): degli 8 settori 6 devono essere rappresentati da almeno 8 crediti, 2 da almeno 6 crediti; 2. almeno 18 crediti in settori non psicologici; 3. 4 crediti per la conoscenza di almeno una lingua dell'Unione Europea 4. 2 crediti per conoscenze e abilità informatiche; 5. 2-4 crediti per la prova finale; 6. almeno 10 crediti di TPV; 7. almeno 12 crediti a scelta. Come da art. 2, comma 7, del DI 654/2022: 'In mancanza, totale o parziale, del riconoscimento dei CFU di cui al comma 6, i laureati triennali acquisiscono i CFU di tirocinio mancanti in aggiunta ai 120 CFU della laurea magistrale.' Per coloro che hanno conseguito altro titolo di studio all'estero, è prevista una valutazione di equipollenza che può determinare l'accesso diretto al corso previo superamento della prova d'accesso prevista. L'adeguatezza della personale preparazione sarà verificata con le modalità indicate nel Regolamento didattico del corso di studio.
L'ammissione alla Laurea Magistrale in Psicologia è subordinata al possesso della Laurea conseguita nella classe L-24 e (Ex-34) e al possesso di specifici requisiti curricolari e di adeguatezza della preparazione personale. L'ammissione alla Laurea Magistrale dall'a.a. 2023/2024 in Psicologia è a numero di accessi programmato a livello locale, rispondente alle esigenze di contenimento del numero degli Psicologi a livello nazionale oltre che alla esigenza di potere effettuare attività didattiche interattive, tirocinii pratici valutativi (TPV) sia interni che presso strutture diverse dall'Ateneo (Legge n. 164/99, art.2, comma 1 lettera a). L'accesso al corso di laurea magistrale abilitante in Psicologia è determinato mediante una selezione come da bando pubblicato sul sito di Ateneo. Gli studenti con titolo di studio conseguito all'estero devono obbligatoriamente: a) sostenere la selezione prevista dal Corso b) sostenere la prova di verifica della conoscenza della lingua italiana organizzata dall'Ateneo. Il mancato superamento della prova comporta l'attribuzione di attività formative integrative come da Regolamento.
Finalità e Obiettivi Formativi
Il percorso formativo del Corso di Laurea Magistrale abilitante in Psicologia presenta una struttura didattica coerente con le indicazioni introdotte dal DM 270/04 e finalizzata, anche grazie alla consolidata tradizione di collaborazione con l'Ordine degli Psicologi della Liguria, a favorire l'inserimento dei laureati nel mondo del lavoro. La Laurea magistrale abilitante in Psicologia ha l'obiettivo di fornire una conoscenza avanzata dei contenuti e dei metodi delle discipline psicologiche, con l'obiettivo di perseguire un orientamento attento alla formazione di uno psicologo in grado di operare con autonomia professionale e applicando teorie e tecniche della psicologia con diverse finalità. Tali finalità sono: la valutazione psicologica e psicosociale in ambito individuale, gruppale e organizzativo, con attenzione alla dimensione clinica e dello sviluppo; la progettazione e verifica di interventi individuali, gruppali e organizzativi; la progettazione di interventi di prevenzione e di promozione alla salute; la gestione delle relazioni di aiuto e delle situazioni di disagio; la facilitazione dei processi di sviluppo, di apprendimento e di socializzazione durante il ciclo di vita, in situazioni normali e patologiche; la progettazione di interventi di consulenza e orientamento in ambito educativo e scolastico; lo sviluppo di processi di attivazione, supporto e potenziamento delle comunità; la progettazione di azioni di ricerca-intervento in ambito sociale ed educativo. Il Corso di laurea magistrale è stato progettato seguendo i criteri stabiliti dal Progetto Europeo 'Europsy' (www.europsy.eu ) e dalla ex Conferenza dei Presidi delle Facoltà di Psicologia). Tuttavia, le nuove indicazioni legislative sul tirocinio non sono coerenti con quanto richiesto dall'accreditamento di Europsy che necessita di 1000 ore. Il percorso formativo prevede undici corsi obbligatori più uno a scelta dello studente, tra cui alcuni specificatamente strutturati come corsi metodologici e sei CFU di TPV inteno. Particolare attenzione viene posta agli aspetti empirici e metodologici nelle varie forme, al fine di fornire solide competenze in una prospettiva professionalizzante. La laurea Magistrale è caratterizzata dalla presenza di una didattica interattiva, che coinvolge in prima persona gli studenti, attivandoli nella elaborazione di progetti, in percorsi di valutazione e di programmazione degli interventi, nell'analisi delle dinamiche individuali e di gruppo. Una didattica attiva caratterizza naturalmente anche le attività di TPV, in cui gli studenti lavorano in piccoli gruppi su aspetti caratteristici della professione (ad esempio svolgere colloqui clinici, somministrare test, progettare interventi di comunità, applicare protocolli diagnostici e di intervento per i disturbi clinici, dello sviluppo e dell'apprendimento), sotto la guida di docenti e/o professionisti esperti. Ciò consente agli studenti di acquisire competenze critiche e di riflessione in merito alle competenze professionali, di imparare a lavorare in équipe, con attenzione all'assunzione di responsabilità e alla gestione di situazioni complesse. Fermo restando che il percorso di studi conferisce il titolo di dottore Magistrale in Psicologia, una preparazione più specifica è resa possibile dall'articolazione del corso di laurea in due curricula: 'Psicologia dello Sviluppo tipico e atipico' e 'Psicologia Clinica e di Comunità'. Nel primo anno, sono previsti alcuni insegnamenti comuni ai due curricola, finalizzati ad approfondire gli apprendimenti di base sviluppati nel triennio nell'ambito della psicologia clinica, sociale e dello sviluppo e della metodologia e due insegnamenti differenziati per curriculum: tali insegnamenti propongono contenuti mirati alla formazione professionale specifica rispettivamente degli psicologi dello sviluppo e di comunità, prevedendo, all'interno di un insegnamento per curriculum. Anche l'insegnamento a scelta e uno degli affini sono inseriti al primo anno. Nel secondo anno, il carico degli insegnamenti è minore, al fine di poter indirizzare in maggior misura l'impegno dello studente all'attività professionalizzante (TPV) e alla realizzazione del progetto di tesi. Gli insegnamenti sono maggiormente differenziati per curriculum, al fine di offrire contenuti mirati alla formazione professionale specifica sullo sviluppo tipico e atipico o sulla psicologia clinica e di comunità. Lo studente deve dedicare un periodo non inferiore a nove mesi alla elaborazione della prova finale, che deve dimostrare il possesso di solide basi scientifiche, sia che si tratti di tesi di ricerca (opzione maggiormente consigliata), sia che si tratti di tesi compilativa. Lo studente deve dimostrare di saper reperire le fonti nella letteratura internazionale, di saperle utilizzare in modo esaustivo, sistematico e originale; di saper impostare - sotto la guida di un docente - un progetto di ricerca e realizzarlo con rigore metodologico e nel rispetto dei vincoli deontologici.
Caratteristiche e modalità di svolgimento della prova finale
La prova finale è svolta dallo studente con la supervisione di un relatore e di un correlatore scelti fra i docenti del Dipartimento di Scienze della Formazione o fra i docenti esterni che tengano un insegnamento nel Corso di Laurea Magistrale in Psicologia o nel Corso di Laurea in Scienze e Tecniche Psicologiche (classe L-24). La prova finale consiste nella stesura di un elaborato che può riguardare la presentazione di una ricerca svolta dal/la candidato/a o nell'analisi critica della letteratura relativa a un aspetto teorico o empirico particolare inerente alle tematiche che caratterizzano il Corso di Laurea Magistrale in Psicologia. Il lavoro di ricerca può essere svolto anche in strutture esterne all'Ateneo. La prova finale ha il fine di evidenziare le competenze acquisite dallo studente nel reperire le fonti nella letteratura internazionale e nell'utilizzarle in modo esaustivo sistematico e originale. Gli studenti del corso di laurea magistrale in psicologia, conseguito il giudizio di idoneità delle attività di TPV pari a 30 CFU di attività formative professionalizzanti nell'intero percorso formativo (triennale e/o magistrale), sono ammessi a sostenere l'esame finale, comprensivo della prova pratica valutativa (PPV) che precede la discussione della tesi di laurea.
L'elaborazione della prova finale, per garantirne l'adeguatezza, dovrà essere avviata almeno 10 mesi prima della data presunta di discussione della tesi. Lo studente sceglierà l'argomento della tesi di Laurea Magistrale anche tra discipline previste per il secondo anno. Lo studente dovrà altresì presentare, almeno 10 mesi prima della data presunta di discussione della tesi, il titolo sottoscritto dal relatore unitamente alla richiesta di assegnazione del secondo relatore, secondo quanto previsto dal Manifesto degli Studi. Il secondo relatore verrà assegnato dal Direttore del Dipartimento. La consegna della tesi ai docenti relatori dovrà avvenire contestualmente alla consegna dei documenti per l'ammissione alla seduta di Laurea Magistrale. Tale consegna dovrà avvenire almeno un mese prima della seduta di laurea magistrale. La prova finale può essere redatta in una lingua dell'Unione Europea diversa dall'italiano scelta fra quelle impartite nell'ambito del Corso di Laurea. L'elaborato sarà presentato e discusso, pubblicamente, davanti a una Commissione di laurea, nominata dal Direttore del Dipartimento, che esprimerà in cento decimi la valutazione complessiva. Per gli studenti che hanno svolto un periodo di studi all'estero finalizzato anche, o esclusivamente, alla preparazione della tesi, nell'ambito di programmi di scambio come Erasmus +, CINDA, o altre convenzioni internazionali, è previsto il riconoscimento di 8 CFU per tali attività già prima della sessione di laurea, in relazione ad esigenze di borse di studio o di altro tipo. La Commissione ha a disposizione un massimo di 7 punti da aggiungere alla media ponderata e arrotondata espressa in 110mi, in base alla valutazione dell'elaborato e della discussione dello stesso.
Profilo professionale e sbocchi occupazionali e professionali previsti per i laureati
Dottore in Psicologia
Funzione in un contesto di lavoro
Il superamento della Prova Pratica Valutativa (PPV) e il superamento dell'esame di laurea nella classe LM51 (Psicologia) consentono l'iscrizione all'Albo degli Psicologi, sezione A. Gli sbocchi occupazionali comprendono le seguenti attività: - Assessment dei bisogni individuali e collettivi e analisi dei fattori sociali, psicologici e comportamentali di rischio e di protezione per la salute bio-psico-sociale in diversi contesti sociali ed educativi e per differenti sottogruppi di popolazione. - Diagnosi delle caratteristiche di personalità e assessment delle risorse psicosociali, dei bisogni e delle aspettative nelle diverse fasi d'età, mediante strumenti qualitativi e quantitativi. - Progettazione, coordinamento, gestione e valutazione di programmi di prevenzione e promozione della salute e del benessere individuale e di gruppo. - Interventi nell'ambito dei disturbi dello sviluppo e dell'apprendimento. - - Progettazione, realizzazione e valutazione di interventi nei contesti educativi e scolastici. - Valutazione dei programmi di intervento indirizzati alla soluzione dei problemi psicosociali dei cittadini, con specifico riferimento ai contesti educativi, associativi, socio-assistenziali, sanitari e lavorativi. - Valutazione e Interventi nell'ambito clinico, dei Disturbi dello sviluppo e dell'apprendimento.
Competenze associate alla funzione
- conoscenza delle principali teorie esplicative nell'ambito della psicologia generale e fisiologica, della psicologia dello sviluppo e dell'educazione, della psicologia sociale e di comunità, della psicologia del lavoro e delle organizzazioni, della psicologia dinamica e clinica; - conoscenza delle metodologie di progettazione e di valutazione degli interventi in ambito individuale, di gruppo, di comunità e organizzativo; - capacità di utilizzare strumenti e metodologie di ricerca e intervento volti alla promozione della salute e alla prevenzione del disagio in contesti individuali, familiari, organizzativi e di comunità; - conoscenze metodologie di supporto ai processi di apprendimento e di socializzazione in età scolastica e durante il ciclo di vita, in situazioni normali e patologiche; - conoscenza dei metodi e strumenti di valutazione diagnostica, utilizzabili con gli individui, i gruppi e le organizzazioni;
Sbocchi professionali
I laureati iscritti all'albo potranno esercitare, nei limiti previsti dalla normativa che regola la professione dello psicologo sezione A, la professione nei diversi ambiti della psicologia. Il modello Europsy identifica tre grandi ambiti professionali: 1) clinico e salute; 2) educazione; 3) lavoro e organizzazioni che assorbono la quasi totalità degli sbocchi professionali degli psicologi. Tuttavia, queste tre aree non saturano completamente i possibili ambiti di intervento; esistono infatti aree di lavoro “emergenti” nell'ambito delle quali gli psicologi possono inserirsi mettendo in atto pratiche professionali riconosciute come significative dalla comunità degli psicologi). Per svolgere l'attività di psicoterapeuta lo psicologo deve conseguire la specializzazione prevista dall'art. 3 della legge 56/89.
Professioni a cui prepara il corso (codifiche ISTAT)
- Psicologi clinici e psicoterapeuti - (2.5.3.3.1)
- Psicologi dello sviluppo e dell'educazione - (2.5.3.3.2)
- Psicologi del lavoro e delle organizzazioni - (2.5.3.3.3)